Alla Scuola di Politica Ed Economia Il Professor Giampaolo Azzoni. Universita’ Di Pavia

riascoltiamoloVENERDì 30 NOVEMBRE.

Alla Scuola di Politica Ed Economia Il Professor Giampaolo Azzoni. Universita' di Pavia

Cosa significa fare politica nella "società liquida" in cui stiamo vivendo?


Dove tutti sono connessi, sempre. Dove i legami di appartenenza ad un ceto sociale, economico, politico sono sempre più deboli.

Dove ognuno di noi si sente sempre meno legato ad una tribù . " Il privato è pubblico, il pubblico è privato" si diceva nel '68 : altra era geologica.

Ora vige il disimpegno unilaterale, latente, sempre possibile in ogni momento. L'appartenenza si vive a consumo, come le utenze delle utility.

Di conseguenza assistiamo alla perdita del lungo periodo. Si vive il presente. Eternamente .

E la fiducia è una risorsa sempre da costruire. Mai acquisita. Ogni contratto è revocabile, ogni impegno tende ad essere relativo .

Ma la politica è appartenenza, identificazione, condivisione di un ideale di bene comune.

Non esiste più il pubblico, o i pubblici, esistono gli stakeholder. Ognuno di noi è portatore di interessi ed è inserito a sua volta in una rete di interessi, come consumatore, come soggetto sociale ed economico, come lavoratore.

Il modello della rete è la chiave per comprendere la rivoluzione che stiamo vivendo. Non conta più la rendita di posizione, il risultato acquisito, lo status sociale . Conta la relazione, l'interconnessione , il movimento. E gli stakeholder dialogano tra loro, si incontrano, si riuniscono e si sciolgono.

Quello che manca, il bene più prezioso, è divenuta la socialità, la stabilità della relazione, il legame tra le persone.

La politica ha oggi il compito di ascoltare la società, i propri stakeholders, e di creare coaguli nella liquidità su singole tematiche.

E questo è anche il compito delle Associazioni, le quali sono rimaste forse le sole isole di socialità rimaste. Esse detengono ancora un patrimonio inestimabile di relazioni, di identità. Per loro fare politica significa oggi ascoltare i propri stakeholder e dialogare con loro per offrire proposte.

Non più programmi calati dall'alto, ma azioni concrete realizzate insieme. Questa è una possibile politica ai tempi della Rete.